Cosa succede se voglio trasferire un dominio?
Cosa succede se cambio la mia web agency?
Se abbiamo deciso di trovare un nuovo webmaster, è fondamentale comprendere bene in che situazione contrattuale ci troviamo rispetto al precedente che stiamo abbandonando. E’ infatti lui, o la sua web agency, ad essersi occupato
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dell'acquisto di un dominio e di uno spazio su server (hosting)
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della realizzazione di pagine web del loro aggiornamento
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del loro posizionamento sui motori di ricerca più importanti
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della creazione e della gestione del database che alimenta le pagine del sto
Inoltre, è lui ad aver gestito il design, la programmazione e la promozione del sito web, ed è stato lui ad occuparsi della progettazione e realizzazione di complesse web apps fondamentali per il tuo sito.
Quindi, se abbandono il mio fornitore di siti web perché, ad esempio, aggiorna i contenuti con negligenza e in maniera sporadica, avrò comunque bisogno di alcune cose che sono in suo possesso, fondamentali per poter trasferire il mio sito alla gestione di un altro webmaster:
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l’authcode, ovvero il codice di autorizzazione al trasferimento del dominio, abbinato ad una serie di TLD tra cui .com, .net, .org, .biz, .info, che può essere fornito esclusivamente dal provider con il quale è stato registrato il dominio
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il backup del sito web funzionante
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il database esportato con tutti i dati e i contenuti
In sostanza, c’è la possibilità che il fornitore che stiamo lasciando non consegni tutto il necessario, oppure che si faccia pagare per farlo. E questo dipende direttamente da quanto stipulato nel contratto sottoscritto con la web agency, che serve ovviamente anche a tutelare i diritti di proprietà intellettuale di chi ha progettato e sviluppato il vostro sito web.
Questa sorta di dipendenza da proprietà intellettuale costringe ad una riflessione: se non sono contento di quanto offerto dall’azienda che gestisce il mio sito, non è consigliabile abbandonarla sbattendo la porta o tagliando radicalmente i rapporti, perché, anche nel trasferimento più limpido, completo di dati e rapido, possono sorgere diversi problemi:
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“il codice non gira” cioè il codice che il vecchio fornitore fornisce deve essere aggiornato, modificato o reso compatibile con piattaforme diverse
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“ci sono problemi di installazione”
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“ci sono problemi con la registrazione del dominio”
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“ci sono problemi con l’inserimento nel nuovo sito del database esportato”
Certamente è auspicabile un periodo di transizione concordato tra fornitori diversi che collaborano al trasferimento, ma deve essere garantito il giusto riconoscimento al vecchio, mentre il nuovo deve essere bravo ad ottenere tutto e soprattutto a farlo girare. Ma per questi problemi che può incontrare il vostro nuovo fornitore di servizi web, ci può stare una telefonata che li risolve tutti, una serie di telefonate che ne risolve una parte, ma si può anche prevedere un muro che limita la condivisione del trasferimento, e questo per diversi motivi e secondo diversi scenari.
Quali sono le conseguenze se cambio il webmaster del mio sito?
Se nel contratto stipulato con il fornitore di servizi web c’è una clausola che sancisce esplicitamente che la proprietà del sito è di chi l’ha creato e sviluppato, ovvero della web agency, nel momento in cui tu abbandoni il fornitore, non avrai la proprietà del tuo sito web. Quindi, si può dire che si era realizzata una situazione in cui l’azienda pagava un canone per ottenere il proprio sito web online, funzionante e bello.
Questa situazione si verifica quando è stato sviluppato codice proprietario per la progettazione e lo sviluppo del sito web, e non è stato usato codice open source, cioè il webmaster ha appositamente scritto il codice completo per quel sito web specifico.
La soluzione? Contrattare con il precedente fornitore per valutare il prezzo del codice proprietario da trasferire, e comprarlo. Oppure, costruire di nuovo da zero il tuo sito web.
Come sopra, se il fornitore precedente può richiedere legittimamente una serie di parcelle di servizio per le attività di assistenza durante il periodo di transizione, a maggior ragione richiederà di essere pagato per il codice di trasferimento e per l’esportazione dei dati, ma soprattutto per il codice proprietario che ha sviluppato appositamente per il tuo sito.
Tutto dipende da quanto sta scritto nel contratto che andremo a stipulare con chi realizzerà il nostro sito web.
Se me ne vado perché ad esempio non sono soddisfatto del design grafico del mio sito, e per fortuna secondo quanto scritto nel contratto, resto proprietario del codice, c’è il rischio concreto che la nuova web agency a cui mi rivolgerò non sia in grado di sviluppare tale codice, perché non potrà intervenirci in quanto proprietario e non open source.
La soluzione? Contrattare con il precedente fornitore per valutare il prezzo del codice proprietario su cui poter intervenire, e comprarlo. Oppure, costruire di nuovo da zero il tuo sito web.
Scenari diversi, ma conseguenze pericolose e soluzioni molto simili. Attenzione al contratto che stiamo stipulando con chi realizza il nostro sito web personale e soprattutto attenzione a che termini stiamo affidando la realizzazione del sito web della nostra azienda, perché l’eventuale ripensamento riguardo al fornitore può causare delle rischiose situazioni di inattività online.